Bonus trasporti 2023, reddito o ISEE? Vediamo cosa serve per richiederlo e a chi spetta l’agevolazione (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Come funziona il Bonus trasporti 2023?
Il Bonus trasporti 2023 è un contributo destinato ai cittadini con un reddito annuo non superiore a 20.000 euro. Consiste in un buono sconto del valore di 60 euro, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico.
Al momento (settembre del 2023) non è possibile richiedere il Bonus trasporti a causa dell’esaurimento temporaneo delle risorse finanziarie previste dal Decreto Legge n. 5/2023. Come indicato sulla piattaforma ufficiale del bonus, sarà possibile presentare nuove domande a partire dalle ore 8.00 del 1° ottobre 2023, allo scopo di usufruire degli eventuali fondi residui.
In pratica, si tratterà di un click day in cui, qualora vi siano fondi non utilizzati, verranno assegnati nuovi voucher.
A settembre i bonus disponibili si sono esauriti velocemente, pertanto coloro che desiderano richiederlo dovrebbero farlo al più presto durante la giornata del 1° ottobre 2023.
Inoltre, si tenga presente che il numero di Bonus disponibili per le richieste a ottobre potrebbe essere limitato, poiché si tratta della redistribuzione di fondi residui e non di un nuovo stanziamento di risorse finanziarie.
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Bonus trasporti 2023 reddito o ISEE per richiederlo?
Per la maggior parte dei bonus e dei sussidi è necessario richiedere l’attestazione ISEE e non basta il reddito come indicato nella dichiarazione dei redditi. Questo requisito deriva dal fatto che tali sussidi, come ad esempio l’Assegno Unico o il Reddito di cittadinanza, mirano a fornire un sostegno economico ai nuclei familiari e, quindi, richiedono una comprensione completa della loro situazione finanziaria.
A differenza delle agevolazioni per la famiglia, il Bonus trasporti può essere richiesto da chiunque abbia un reddito personale inferiore a 20.000 euro all’anno, come dichiarato all’Agenzia delle Entrate, e non tiene conto del valore ISEE.
Se i Bonus famiglia, invece, si basassero esclusivamente sul reddito dichiarato, si otterrebbe un quadro parziale della situazione. Ad esempio, un reddito annuo di 20.000 euro ha implicazioni molto diverse se ad utilizzarlo è un nucleo familiare di due persone rispetto a uno di cinque persone.
La situazione economica di una famiglia può inoltre variare notevolmente se si devono affrontare spese di affitto o se possiedono risparmi in banca e l’ISEE considera tutti questi fattori.
Tra i pochi bonus che non richiedono l’ISEE c’è però il Bonus trasporti, poiché consiste in uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico. Questo bonus è infatti destinato a lavoratori, studenti e pensionati, ed è stato introdotto per affrontare l’incremento dei costi del carburante. In pratica, ha una natura diversa e perciò non si basa sull’ISEE dei richiedenti.
Quali sono le differenze fra reddito e ISEE?
Quando ci si imbatte in un’agevolazione come il Bonus trasporti, che richiede che i beneficiari abbiano un “reddito entro un certo limite“, a meno che non venga specificamente menzionata la parola “ISEE“, esso si riferisce unicamente agli introiti guadagnati nell’anno precedente.
Tuttavia, il reddito non si limita solamente ai guadagni derivanti dal lavoro o dalla pensione. Ad esempio, i canoni di locazione soggetti a cedolare secca rappresentano anch’essi un reddito. Quando si fa riferimento al “reddito imponibile ai fini Irpef“, si fa riferimento ai guadagni al lordo delle tasse.
In tutti i casi, il reddito è un elemento personale e non considera la composizione del nucleo familiare. Esso tiene conto esclusivamente dei guadagni ottenuti, a differenza dell’ISEE che considera anche patrimoni, somme depositate in banca, presenza di figli a carico e altri fattori.
Come si calcola il reddito personale?
Le informazioni relative al reddito personale si trovano all’interno della dichiarazione dei redditi che deve essere inviata annualmente all’Agenzia delle Entrate. Questa dichiarazione assume la forma del modello 730 per i lavoratori dipendenti o del modello redditi PF per i lavoratori autonomi.
Al contrario, il calcolo del valore ISEE di un nucleo familiare è gestito dall’INPS. Per ottenere il valore ISEE del proprio nucleo familiare, è necessario compilare e inviare all’INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). La DSU è un modulo in cui il dichiarante fornisce una serie di informazioni relative al reddito e al patrimonio. Sulla base di queste informazioni, l’INPS calcola il valore ISEE del nucleo familiare e rilascia un’apposita attestazione.
Come richiedere il Bonus trasporti il 1° ottobre 2023?
Considerando che il 1° ottobre per ottenere il Bonus trasporti potrebbe esserci un periodo di tempo molto limitato, vediamo come procedere con la richiesta. In dettaglio, ecco la procedura da seguire per ottenere il voucher:
- Il primo passo consiste nell’accedere alla piattaforma del Bonus trasporti e selezionare l’opzione “Accedi come cittadino“. Successivamente, avrete la possibilità di effettuare l’accesso utilizzando le vostre credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), in base alle vostre preferenze.
- Una volta effettuato l’accesso, fate clic su “Richiedi il Bonus“. La sezione riguardante i dati anagrafici (Dati del Richiedente) sarà già compilata in modo automatico, poiché avete eseguito l’autenticazione utilizzando l’identità digitale.
- Nella sezione “Dati del Beneficiario“, inserite i dati anagrafici e il codice fiscale della persona che effettivamente utilizzerà il bonus. È importante notare che il “beneficiario” può differire dal richiedente solo se si richiede il bonus per un minore a carico fiscalmente. Se non state richiedendo il bonus per un minore a carico, inserite il vostro codice fiscale e fornite le informazioni relative al sesso, alla data di nascita, al nome, al cognome e al comune di residenza.
- La sezione riguardante il domicilio del Richiedente sarà già precompilata con l’indirizzo; dovrete solamente selezionare il comune dall’apposito menu a tendina e inserire il CAP.
- Nell’ultima sezione, “Scegli Gestore di trasporto pubblico“, selezionate l’ente o l’azienda di trasporto pubblico con cui intendete utilizzare il voucher, per ottenere uno sconto sull’abbonamento (ad esempio, Trenitalia o il comune per i trasporti locali).
- Ora, nella sezione “Valore del bonus richiesto (massimo 60 euro)“, inserite l’importo del voucher desiderato. Successivamente, attivate quattro opzioni in cui dichiarate di possedere i requisiti necessari. Per farlo, selezionate il pulsante circolare con la “X“ accanto a ciascuna delle quattro voci che iniziano con “Dichiaro“. La “X” si trasformerà in una spunta verde. Infine, cliccate su “Conferma“.
- Nella pagina successiva, potrete scaricare e stampare il voucher semplicemente cliccando sull’icona con la freccia nella colonna “Azioni“.
FAQ: Domande frequenti sul Bonus trasporti
Quante volte si può richiedere il bonus trasporti 2023?
Ogni accesso alla piattaforma permette di richiedere un solo buono, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico. Per effettuare ulteriori richieste, è necessario effettuare un nuovo accesso al portale.
Quanto è valido il bonus trasporti?
Il buono è valido per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, sia locale che regionale e interregionale, e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Non sono fornite informazioni specifiche sulla durata temporale della sua validità nel testo fornito.
Come sapere se il bonus trasporti è stato accettato?
Il testo non fornisce informazioni dirette su come verificare l’accettazione del bonus trasporti. Tuttavia, generalmente, dopo aver effettuato una richiesta di questo tipo, si riceverebbe una notifica o una comunicazione attraverso l’applicazione web o via email che conferma l’accettazione o il rifiuto della richiesta.
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