Invalidità al 67% e lavoro sono compatibili? A cosa ho diritto con questa percentuale di invalidità? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Invalidità al 67% e lavoro: compatibilità
Invalidità al 67% e lavoro sono compatibili, quindi puoi continuare a svolgere attività lavorativa se ti è stata riconosciuta questa percentuale di invalidità, in quanto puoi continuare a essere in grado di farlo e di svolgere le normali attività quotidiane.
Inoltre, hai anche diritto a prestazioni economiche, nel rispetto, però, di specifici requisiti contributivi, oltre che a tutele speciali e agevolazioni in ambito lavorativo.
Andiamo a vedere tutto quello che spetta con un’invalidità al 67 per cento.
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Le agevolazioni economiche
L’Assegno ordinario di invalidità
L’invalidità al 67% per cento e lavoro può dar diritto anche a prestazioni economiche che aiutano la persona disabile a gestire in modo più sereno (dal punto di vista economico) la propria disabilità.
Nel dettaglio, se a una persona viene riconosciuta un’invalidità al 67% e svolge un’attività lavorativa, può ottenere il diritto all’Assegno ordinario di invalidità (AOI, Legge 222/1984) Ecco cosa succede in questa situazione:
- Riconoscimento dell’invalidità al 67 percento: prima di tutto, il riconoscimento dell’invalidità al 67 percento è un prerequisito per poter essere considerati per l’Assegno ordinario di invalidità.
- Attività lavorativa: a differenza della pensione di invalidità civile, l’AOI è compatibile con l’attività lavorativa. Questo significa che, come abbiamo anticipato in apertura, una persona che ha ottenuto il riconoscimento dell’invalidità al 67 percento può continuare a lavorare e allo stesso tempo beneficiare dell’AOI, a condizione di soddisfare tutti gli altri requisiti.
- Contributi: per ottenere l’AOI, è necessario aver versato almeno cinque anni di contributi, con almeno 3 di questi versati negli ultimi 5 anni prima della domanda per la prestazione previdenziale. Questi contributi devono essere accreditati presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS o presso la gestione separata o fondi sostitutivi.
- Calcolo dell’importo: l’importo dell’AOI non è fisso ma varia in base ai contributi versati, come per ogni prestazione previdenziale. Inoltre, viene ridotto se il reddito dell’invalido supera quattro volte il trattamento minimo. Quindi, se una persona ha un reddito significativamente elevato dall’attività lavorativa, potrebbe ricevere un AOI ridotto o potrebbe non essere idonea a riceverlo a causa del superamento del limite di reddito.
In sintesi, se a qualcuno viene riconosciuta un’invalidità al 67 percento e svolge un’attività lavorativa, può richiedere l’Assegno ordinario di invalidità (AOI) a condizione di soddisfare i requisiti di contributi e non superare il limite di reddito.
L’AOI è una prestazione previdenziale che mira a fornire un sostegno economico agli invalidi civili con ridotta capacità lavorativa e in situazione di bisogno economico, ed è quindi diversa da altre forme di assistenza sociale.
Ecco una pratica guida che ti mostra passo dopo passo come si compila la domanda per l’Assegno ordinario di invalidità.
Assegno ordinario e attività lavorativa
Abbiamo detto che, in caso di attività lavorativa, l’importo si riduce in base al tuo reddito. Nel dettaglio:
- se il tuo reddito supera i 26.000 euro, l’importo dell’assegno di invalidità verrà ridotto del 25%;
- se il tuo reddito è ancora più alto, l’assegno può essere ridotto fino al 50%.
Viene applicata anche una seconda trattenuta se l’AOI supera i 563,74 euro: Se, anche dopo il taglio del 25% o del 50%, l’AOI risultasse ancora superiore a 563,74 euro (trattamento minimo INPS 2023) e hai meno di 40 anni di contributi, l’INPS applica una seconda trattenuta. La percentuale di questa trattenuta dipende dal tipo di lavoro che svolgi:
- se sei lavoratore autonomo, il 30% della parte dell’AOI che supera i 563,74 euro verrà trattenuto;
- se hai almeno 40 anni di contributi, non sarai soggetto a questa seconda decurtazione, indipendentemente dall’importo dell’AOI.
In sostanza, il sistema si basa sulla tua capacità di guadagno e sul numero di anni di contributi versati.
Più alto è il tuo reddito, maggiore sarà la riduzione dell’assegno di invalidità, e se hai meno di 40 anni di contributi e l’AOI supera i 563,74 euro, potresti subire una trattenuta aggiuntiva.
Tuttavia, se hai 40 o più anni di contributi, non dovresti subire questa seconda decurtazione.
Scopri come è possibile richiedere il supplemento Assegno ordinario di invalidità.
Come calcolare l’importo dell’AOI
L’Assegno Ordinario di Invalidità (AOI), quindi, è un beneficio legato ai contributi previdenziali versati all’INPS. L’importo dell’AOI dipende dai tuoi contributi e dal sistema previdenziale a cui appartieni:
- se hai iniziato a lavorare prima del 1996, si utilizza un sistema misto, composto da elementi retributivi e contributivi.
Non esiste un importo minimo stabilito per l’AOI, poiché varia in base ai tuoi contributi.
Tuttavia, se l’importo calcolato dall’INPS è inferiore a 563,74 euro, hai diritto a un’integrazione per raggiungere tale cifra. L’importo massimo di integrazione è di 448 euro mensili (conformemente all’art. 1, comma 3 della Legge 222/1984).
Per esempio, se l’INPS calcola un AOI di 200 euro al mese, riceverai un’integrazione di 364,74 euro per raggiungere i 563,74 euro mensili desiderati.
È importante notare che se il tuo AOI è calcolato solo tramite il sistema contributivo (se il tuo primo lavoro è successivo al 31 dicembre 1995), non hai diritto all’integrazione.
Inoltre, quando raggiungi l’età pensionabile, attualmente fissata a 67 anni, l’AOI si trasforma automaticamente in una pensione di vecchiaia (come indicato nella circolare INPS n. 91 del 15 maggio 2022).
Per ottenere questa trasformazione, devi cessare l’eventuale attività lavorativa da dipendente e avere accumulato almeno 20 anni di contributi previdenziali.
L’Assegno ordinario di invalidità viene concesso in presenza di determinati requisiti sanitari e contributivi. Inoltre, dura tre anni. Cosa bisogna fare dopo questi 3 anni? Ne parliamo in questo approfondimento.
Agevolazioni fiscali e lavorative
Esenzione ticket sanitario
Se hai un’invalidità al 67%, hai diritto a importanti agevolazioni, come l’esenzione dal pagamento del ticket per le visite specialistiche e le diagnosi strumentali.
In pratica, questo significa che puoi sottoporti a esami del sangue, test diagnostici e visite specialistiche senza dover pagare l’importo intero, ma solo la quota fissa della ricetta medica.
In questo articolo scoprirai i codici di esenzione ticket per reddito nel 2023 e tutti i dettagli legati a questa agevolazione.
Congedo per cure
Se hai un’invalidità al 67%, hai diritto a un congedo lavorativo per cure mediche fino a 30 giorni all’anno.
Questo congedo è retribuito come le assenze per malattia. I costi del congedo sono coperti dal datore di lavoro, ma è importante verificare se il tuo contratto collettivo consente questa opzione.
Come funziona il congedo per cure agli invalidi civili: vediamo come funziona, diritti e doveri dei lavoratori.
Scelta della sede di lavoro
Se hai un’invalidità superiore al 66%, puoi scegliere la tua sede di lavoro tra le opzioni disponibili per rendere più agevole il tuo spostamento.
Tuttavia, affinché tu possa usufruire di questo vantaggio, è necessario che il tuo handicap sia riconosciuto ai sensi della Legge 104/1992.
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Contrassegno disabili
Se hai problemi a camminare o usi una sedia a rotelle o un’auto adattata per disabili, potresti avere il diritto di parcheggiare nelle zone riservate ai disabili. Tuttavia, questa agevolazione dipende dal tipo di disabilità che hai.
Ti spieghiamo dove richiedere il contrassegno per disabili, chi può farlo, quanto costa, che durata ha e come funziona.
Categorie protette e collocamento mirato
Se hai un’invalidità al 67%, potresti avere la possibilità di accedere a posizioni speciali riservate presso la tua azienda. Questi posti sono destinati per legge ai lavoratori con un’invalidità del 46% o superiore. Queste categorie includono:
- lavoratori con difficoltà fisiche, mentali o sensoriali;
Per usufruire di questo beneficio, dovrai presentare il verbale di invalidità e una relazione dalla commissione dell’ASL al Centro per l’Impiego nella tua zona.
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Invalidità al 67% e lavoro: tabella riassuntiva delle agevolazioni
Ecco una tabella che riepiloga le agevolazioni per l’invalidità al 67% e lavoro, insieme ai requisiti per ottenerle:
Agevolazione | Requisiti | Caratteristiche |
Assegno Ordinario di Invalidità | – Invalidità al 67% – Almeno 5 anni di contributi – Contributi accreditati presso INPS o gestione separata/fondi sostitutivi – Non superare il limite di reddito |
– Compatibile con l’attività lavorativa – Importo varia in base ai contributi – Ridotto se il reddito supera il limite – Possibile seconda trattenuta se AOI > 563,74 euro – Si trasforma in pensione di vecchiaia a 67 anni |
Esenzione ticket sanitario | – Invalidità al 67% | – Esenzione dal pagamento del ticket sanitario |
Congedo per cure | – Invalidità al 67% – Verificare contratto collettivo |
– Congedo retribuito fino a 30 giorni all’anno – Coperto dal datore di lavoro |
Scelta della sede di lavoro | – Invalidità > 66% riconosciuta dalla Legge 104 | – Possibilità di scegliere sede di lavoro – Facilita lo spostamento |
Contrassegno disabili | – Problemi motori o uso di sedia a rotelle/auto adattata | – Diritto a parcheggiare in zone riservate ai disabili – Dipende dal tipo di disabilità |
Categorie protette e collocamento mirato | – Invalidità dal 46% | – Accesso a posizioni speciali riservate ai disabili – Requisiti specifici per le categorie protette |
Queste agevolazioni offrono un importante sostegno alle persone con un’invalidità al 67%, consentendo loro di mantenere un’attività lavorativa e di godere di benefici economici e sociali.
FAQ (domande e risposte)
Come avere le agevolazioni per invalidità al 67% e lavoro?
La pratica per ottenere i benefici dell’invalidità al 67 per cento è abbastanza semplice. Con l’aiuto del proprio medico curante abilitato dall’INPS o del patronato di fiducia, si invia una richiesta telematica. Entro 90 giorni, poi, bisognerà spedire anche la domanda di visita medica, con la propria certificazione.
Una Commissione medica valuterà la domanda del richiedente e invierà il giudizio all’INPS. Nel caso in cui la risposta non sia unanime, l’ente può sospendere la pratica e chiedere documenti aggiuntivi.
Con un’invalidità al 67 per cento posso guidare la macchina?
Se hai un’invalidità al 70 per cento, potresti chiederti se ti è consentito guidare un’automobile. La risposta dipende da vari fattori, come la natura e la gravità della tua disabilità.
In generale, avere un’invalidità al 70 per cento non significa automaticamente che tu non possa guidare. Molti guidatori con disabilità sono in grado di adattare le loro auto o utilizzare ausili speciali per consentire una guida sicura. In alcuni casi, hai l’obbligo di prendere la patente speciale per poter guidare la macchina.
Con un’invalidità al 67 per cento ho diritto alla pensione anticipata?
La pensione anticipata è un’opzione per coloro che desiderano ritirarsi prima dell’età pensionabile standard. Tuttavia, l’invalidità al 67 per cento non consente di andare in pensione anticipatamente, perché è necessaria una percentuale di invalidità di almeno l’80 per cento, a prescindere dall’età anagrafica e dalla maturazione dei contributi.
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