Ecco come utilizzare la Legge 104 e precedenza in graduatoria: l’agevolazione per le persone disabili e i familiari che se ne prendono e che rientrano nelle graduatorie degli istituti scolastici.
Se sei docente e portatore di handicap o un familiare che lo assiste, hai diritto alla Legge 104 e precedenza in graduatoria: ecco cosa ti spetta (scopri le ultime notizie su Legge 104, invalidità civile, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Legge 104 e precedenza in graduatoria per la scelta della sede
Innanzitutto, se sei in graduatoria per la nomina in ruolo in un istituto scolastico, hai diritto alla Legge 104 e precedenza in graduatoria per la scelta della sede di lavoro.
La Legge 104/92 conferisce priorità nella scelta della sede di lavoro a lavoratori disabili e a coloro che assistono parenti o affini con disabilità fino al 3° grado (articolo 33, comma 5, Legge 104/1992).
Le situazioni in cui questo diritto è garantito includono:
- persone che assistono parenti o affini in situazione di grave disabilità secondo l’articolo 33, comma 5, della Legge 104. Questo si applica in particolare all’assistenza verso figli, genitori, coniugi e fratelli-sorelle quando i genitori non sono in grado di assistere i loro figli o sono scomparsi.
Vediamo nel dettaglio a quali parenti spetta la Legge 104 per quanto riguarda i permessi retribuiti e il congedo straordinario.
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Come opera la Legge 104 e precedenza in graduatoria per la scelta della sede
Nel processo di assegnazione dei ruoli basato sulle graduatorie di merito dei concorsi regionali, la Legge 104/1992 stabilisce le precedenze.
Tuttavia, queste precedenze non si applicano alla scelta della provincia iniziale. In altre parole, al momento di decidere in quale provincia lavorare, i docenti non hanno alcun vantaggio derivante dalla Legge 104/1992.
La provincia verrà assegnata seguendo l’ordine normale della graduatoria. La priorità conferita dalla Legge 104/1992 entra in gioco solo nella seconda fase del processo, cioè quando si tratta di scegliere una sede specifica all’interno della provincia.
È importante notare che i docenti possono allegare le certificazioni pertinenti che dimostrano il diritto alle precedenze solo in questa seconda fase.
In sintesi: la Legge 104/1992 concede priorità nella scelta della sede, ma non nella scelta della provincia iniziale. Questa regola si applica alle nomine in ruolo basate sulle graduatorie dei concorsi regionali.
Trasferimento docente con 104: la Cassazione ha stabilito che ha la precedenza chi occupa del coniuge o dei figli rispetto a chi invece assiste un genitore o un altro familiare. Vediamo nel dettaglio cosa l’ordinanza dei giudici dell’Alta Corte e come si è originato il caso.
Per quali istituti spetta la priorità
Se hai una disabilità personale, puoi scegliere qualsiasi scuola, anche fuori dalla tua provincia.
Se stai prendendoti cura di un parente con disabilità, puoi ottenere questo beneficio solo se la scuola è nel tuo stesso comune di residenza o, se non ci sono scuole disponibili lì, nel comune più vicino nella stessa provincia dove vivi.
Ecco tutto quello che devi sapere in merito al diritto della Legge 104 nella scuola e personale ATA se sei un lavoratore disabile o assisti una persona con disabilità grave.
Casi di esclusione dalla precedenza in graduatoria per la mobilità interna e graduatorie di istituto
In base all’articolo 13 del Contratto Collettivo Nazionale dell’Industria (CCNI) sulla mobilità, sono previste delle situazioni che escludono i docenti dalla graduatoria di istituto per l’assegnazione dei posti, a meno che ci sia una contrazione dell’organico che renda necessario il loro coinvolgimento. Le situazioni di esclusione includono:
- disabilità e gravi problemi di salute;
- necessità di cure continue per disabilità o problemi di salute;
- ricopertura di cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali.
Nel caso di assistenza a un figlio con grave disabilità, se entrambi i genitori sono incapaci di fornire assistenza, la precedenza può essere estesa a uno dei fratelli o delle sorelle conviventi idonei a prestare assistenza o al tutore legale.
Questo diritto vale solo se l’assistenza viene fornita a coniuge, figlio, genitori o fratelli e sorelle (in assenza di genitori o se sono disabili) o se la tutela legale è stata assegnata al docente richiedente.
Per quanto riguarda l’assistenza a un familiare disabile, parente affine o affidatario con grave disabilità, il personale interessato parteciperà alle operazioni di assegnazione provvisoria, usufruendo della precedenza prevista dal CCNI sulla mobilità annuale e non per le operazioni di trasferimento o graduatorie interne.
L’esclusione dalla graduatoria non si applica se il docente è titolare in una provincia diversa da quella in cui è ubicato il comune di domicilio dell’assistito, se è titolare in un comune diverso (ma nella stessa provincia) da quello dell’assistito e non ha presentato domanda di mobilità volontaria per il comune di domicilio, o se la certificazione di grave disabilità è soggetta a revisione.
Infine, i docenti che godono di queste precedenze, devono dichiarare eventuali cambiamenti nelle loro condizioni entro 10 giorni prima della scadenza delle domande di mobilità.
In caso di variazioni, il dirigente scolastico riformula la graduatoria e notifica le nuove posizioni di soprannumero agli interessati e all’ufficio competente.
FAQ (domande e risposte)
Chi può richiedere i permessi Legge 104 a scuola?
Puoi richiedere i permessi Legge 104 a scuola se sei:
- portatore di handicap articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992 (con connotazione di gravità);
- il familiare che assiste un portatore di handicap grave articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992.
Se sei una persona disabile affetta da sindrome di down o assisti un familiare con la stessa sindrome, ai fini della fruizione dei permessi Legge 104 si può essere dichiarati in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, oltre che dall’apposita Commissione ASL, anche dal proprio medico curante.
Ci sono differenze tra dipendente portatore di handicap e familiare che lo assiste, nell’utilizzo dei permessi Legge 104 a scuola?
Sì, ci sono delle differenze di utilizzo dei permessi Legge 104 a scuola in base al fatto che tu sia portatore di handicap o il familiare che lo assiste. Nel dettaglio:
- se sei il familiare che assiste il disabile grave, hai diritto a fruire di 3 giorni di permessi mensili retribuiti coperti da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa (articolo 15, comma 6 del CCNL 29/11/2007);
- se sei dipendente portatore di handicap grave, potrai usufruire alternativamente dei 3 giorni di permesso retribuito oppure, come stabilito dall’articolo 33, comma 6, della Legge 104/1992, di 2 ore di permesso giornaliere retribuite. Se scegli la fruizione delle ore giornaliere, essendo queste equiparate a quelle per l’allattamento (circolari INPDAP n. 49 del 2000 e n. 33 del 2022; circolare INPS n. 139 del 2002), la distribuzione avverrà considerando il tuo orario giornaliero di servizio: 2 ore al giorno per un orario lavorativo giornaliero pari o superiore alle 6 ore, 1 ora al giorno per un orario inferiore alle 6 ore.
Quali agevolazioni hanno le categorie protette durante i concorsi scuola?
Le categorie protette godono di agevolazioni durante i concorsi scuola (sia per docenti, sia per personale ATA) al fine di favorire l’inclusione e la parità di opportunità. Queste agevolazioni possono includere punteggi aggiuntivi nella valutazione delle prove di concorso, riserve di posti per i candidati appartenenti alle categorie protette e misure specifiche per garantire una selezione equa e non discriminatoria.
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