Cedolino delle pensioni di settembre 2023 e rivalutazione: il documento è online, dobbiamo attenderci aumenti? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Cedolino delle pensioni di settembre 2023: come visualizzarlo?
L’INPS ha pubblicato i cedolini delle pensioni di settembre 2023. Per visualizzare il vostro cedolino, la procedura è la seguente:
- accedete al sito dell’INPS;
- nella barra di ricerca posta in altro, scrivete “Cedolino della pensione”;
- cliccate su “Approfondisci” e poi su “Utilizza lo strumento”;
- autenticatevi con una delle credenziali in vostro possesso (SPID, CIE o CNS);
- sulla sinistra, cliccate su “Prestazioni”, poi su “Lista pensioni” e quindi su “Dettaglio 9/2023”.
A questo punto potrete verificare l’importo della vostra pensione e comprendere se vi sono stati accreditati il rimborso IRPEF, la quattordicesima, gli aumenti e gli arretrati sulla pensione minima e il Bonus 150 euro anti-inflazione.
Ricordiamo che il cedolino della pensione può essere richiesto e stampato anche negli uffici postali Polis. Il servizio non è gratuito, ma ha un costo di 2,15 euro a stampa.
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Cedolino delle pensioni di settembre 2023: nuovo Bonus 150 euro?
Ma così questo Bonus 150 euro anti-inflazione che potrebbe essere presente nel cedolino della pensione di settembre?
Semplicemente nulla di nuovo, ma è quel sussidio che avreste già dovuto ricevere, in automatico, nei mesi scorsi e che non vi è stato ancora pagato.
Il Bonus 150 euro anti-inflazione è stato introdotto dal decreto Aiuti-ter pubblicato a settembre 2022 quando al governo c’era ancora Mario Draghi, ma non è ancora stato ricevuto da tutti gli aventi diritto.
E così, il sussidio atteso entro il mese di febbraio 2023 è stato posticipato fino ad agosto e settembre 2023.
Tra i beneficiari ancora in attesa, oltre ai titolari del Reddito di cittadinanza, dei lavoratori autonomi occasionali e dei lavoratori stagionali, figurano i pensionati con un reddito dichiarato nel 2021 inferiore a 20.000 euro.
Cedolino delle pensioni di settembre 2023: quattordicesima
Nel cedolino di settembre ci sarà ancora traccia di quattordicesima, in arrivo a chi non l’ha ancora ricevuta a luglio e ad agosto.
La gratifica estiva è destinata ai pensionati che hanno già compiuto 64 anni (entro il 30 giugno 2023) e hanno dichiarato un reddito personale annuo inferiore a 14.657,24 euro.
Con un reddito fino a 10.992,93 euro spettano:
- 436,80 euro (ai pensionati ex dipendenti con 15 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con 18 anni di contributi). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e fino a 11.429,73 euro annui spetta una quattordicesima ridotta;
- 546 euro (ai pensionati ex dipendenti con un’anzianità contributiva compresa tra 15 e 25 anni; ai pensionati ex lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e 11.538,93 euro annui spetta una quattordicesima ridotta;
- 655,20 euro (ai pensionati ex dipendenti con più di 25 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi). Con redditi superiori a 10.992,93 euro e fino a 11.648,13 euro annui spetta una quattordicesima ridotta.
Con un reddito annuo lordo fino a 14.657,24 euro spetta una quattordicesima di:
- 336 euro (ai pensionati ex dipendenti con 15 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con 18 anni di contributi). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e 14.993,24 euro spetta una quattordicesima ridotta.
- 420 euro (ai pensionati ex dipendenti con un’anzianità contributiva compresa tra 15 e 25 anni; ai pensionati ex lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e fino a 15.077,24 euro spetta una quattordicesima ridotta;
- 504 euro (ai pensionati ex dipendenti con più di 25 anni di contributi; ai pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi). Con un reddito superiore a 14.657,24 euro e fino a 15.161,24 euro spetta una quattordicesima ridotta.
Cedolino delle pensioni di settembre 2023: aumenti e arretrati pensione minima
A settembre (e fino a dicembre 2023) proseguiranno gli accrediti degli aumenti sulle pensioni minime, pari all’1,5% per i pensionati con meno di 75 anni di età e del 6,4% per i pensionati che hanno 75 o più anni di età.
Parliamo di aumenti mensili di:
- circa 8 euro per gli under 75;
- oltre 36 euro per gli over 75.
Gli aumenti sono iniziati ad arrivare a luglio, assieme agli arretrati non corrisposti da gennaio 2023. Chi riceverà la prima quota di aumenti soltanto a settembre, avrà pure gli arretrati non corrisposti da gennaio ad agosto 2023, pari a:
- circa 64 euro per chi ha meno di 75 anni di età;
- quasi 290 euro per chi ne ha già compiuti 75.
Cedolino delle pensioni di settembre 2023: rimborsi e addizionali IRPEF
Nel cedolino delle pensioni di settembre 2023 ci sarà ancora spazio per il rimborso IRPEF, in arrivo a coloro che hanno presentato il 730 tra fine giugno e inizio luglio.
Attenzione, poi, alle addizionali IRPEF che, entro breve, saranno oggetto di riforma, come deciso dal governo Meloni.
Cedolino delle pensioni di settembre 2023 e rivalutazione: cosa sapere?
Ma nel cedolino delle pensioni di settembre 2023 è inclusa la rivalutazione 2024?
Assolutamente no. Per gli aumenti calcolati sull’inflazione registrata l’anno precedente (il 2023) bisognerà attendere gennaio 2024. Solo nel primo mese dell’anno nuovo sono attese novità sugli importi delle pensioni.
Ricordiamo che, oltre alla rivalutazione stabilita in base ai dati ISTAT registrati nell’anno in corso, sulle pensioni verrà aggiunto lo 0,8% di conguaglio, relativo alla differenza tra la rivalutazione effettiva (8,1%) e quella provvisoria (7,3%) dell’anno 2023.
Come ricorderete, al momento di calcolare gli aumenti fu preso come riferimento il valore di novembre 2022 (7,3%) anziché quello di dicembre 2022 (8,1%). Lo scarto verrà aggiunto alla rivalutazione 2024, che dovrebbe avere un valore del 5%.
Significa che le pensioni di importo inferiore a 2.100 euro lordi al mese potrebbero aumentare del 5% (circa 105 euro lordi al mese) e man mano, come riportato dalla tabella delle perequazioni, le pensioni verranno rivalutate in base alle percentuali introdotto lo scorso anno dal governo Meloni.
IMPORTO PENSIONI | RIVALUTAZIONE |
Pensioni fino a 2100 euro lordi al mese | 100% |
Pensioni da 2101 euro a 2625 euro lordi al mese | 85% |
Pensioni da 2626 a 3150 euro lordi al mese | 53% |
Pensioni da 3151 a 4200 euro lordi al mese | 47% |
Pensioni da 4201 a 5250 euro lordi al mese | 37% |
Pensioni di importo superiore a 5250 euro lordi al mese | 32% |
Cedolino delle pensioni di settembre 2023: quando pagano?
Le pensioni di settembre 2023 inizieranno ad essere pagate venerdì 1° settembre, sia per quanto riguarda gli accrediti su conti correnti postali, libretti postali, conti Banco Posta e Poste Pay Evolution, che per quanto concerne gli accrediti su conti correnti bancari.
Sempre il 1° settembre inizieranno i pagamenti in contanti, presso gli uffici postali, seguendo il calendario ordinato in base alle lettere iniziali dei cognomi dei pensionati.
Ecco una bozza di calendario:
- venerdì 1° settembre – Cognomi A-B;
- sabato 2 settembre (solo mattina) – Cognomi C-D;
- lunedì 4 settembre – Cognomi E-K;
- martedì 5 settembre – Cognomi L-O;
- mercoledì 6 settembre – Cognomi P-R;
- giovedì 7 settembre – Cognomi S-Z.
Faq sulla pensione di settembre 2023
L’importo della quattordicesima è soggetto a tassazione?
L’importo non è soggetto a tassazione e non influenza neppure il reddito imponibile.
Quali redditi si considerano per il calcolo del reddito?
Per il calcolo del reddito si considerano tutti i redditi assoggettabili o esenti da IRPEF dichiarati dal pensionato (non viene preso in considerazione il reddito del coniuge). Sono esclusi il reddito della casa di abitazione, i TFR, la pensione di guerra, i trattamenti di famiglia, gli arretrati di qualsiasi genere, le indennità di accompagnamento e prestazioni simili.
Perché ci sono rimborsi IRPEF sulle pensioni?
Oltre agli aumenti straordinari sulle pensioni minime, a settembre ci saranno i rimborsi IRPEF. Questi non sono veri aumenti, ma restituzioni dei crediti d’imposta dichiarati per chi ha versato IRPEF in eccesso.
Bonus 150 euro 2023: a chi spetta ancora?
A tutti i beneficiari che ne avevano diritto e che devono ancora riceverlo.
Che cos’è l’Irpef?
L’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è un’imposta diretta applicata sui redditi delle persone fisiche. In pratica una tassa che si paga in percentuale in base ai redditi da lavoro dipendente, lavoro autonomo, pensione, affitto o altre fonti.
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