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Prestitisenzabusta.it, fra i più importanti siti sui prestiti personali senza garanzie, passa al rilancio con un calendario editoriale rinnovato e nuove risorse informative dedicate a chi vuole sapere tutto sui finanziamenti che non richiedono busta paga.

Nella sostanza, Prestitisenzabusta.it, diretto da Danilo Arbinotti, esperto di prestiti e finanziamenti che non richiedono garanzie o uno stipendio, ha aggiornato le seguenti aree: dai prestiti personali a quelli senza busta paga, dai cambializzati a quelli per protestati per poi trattare i Microprestiti.

Prestiti personali: cosa sono e chi può farne richiesta

I prestiti personali rientrano in una tipologia di finanziamenti che non necessitano di nessuna motivazione riguardo alla loro destinazione. L’opposto di quelli finalizzati, che invece prevedono l’erogazione di un credito di denaro da usufruire per un determinato acquisto.

Nel caso di un finanziamento personale, l’ente finanziario non chiederà al futuro debitore lo scopo dei soldi richiesti, bensì, si limiterà ad accreditare la cifra desiderata (previa soddisfazione dei requisiti), tramite degli assegni bancari o in alternativa, direttamente sul conto corrente bancario del soggetto interessato.

A poter richiedere tale tipologia di finanziamento sono tutti coloro che posseggono un reddito dimostrabile proveniente da lavoratori autonomi, dipendenti oppure pensionati. L’importo massimo da poter accreditare dipende dai requisiti del richiedente e dalla sua affidabilità creditizia.

Infine, i prestiti personali prevedono l’estinzione anticipata rispetto alle condizioni concordate inizialmente. La legge prevede, che su tale iter andrà applicata una penale per una percentuale massima pari all’1% rispetto alla cifra rimborsata anticipatamente se il contratto fosse stato sottoscritto da oltre un anno.

Se la vita del contratto fosse al di sotto di un anno, allora la penale massima sarà uguale allo 0,5% dello stesso importo.

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Definiamo i prestiti senza busta paga e chi rientra in questa categoria

Un altro ramo dei prestiti personali, sono quelli senza busta paga o garanzie. È il caso di un soggetto disoccupato o che ha un lavoro precario, che non potendo dimostrare di percepire un reddito fisso, deve trovare un escamotage per acquisire fiducia dalla banca alla quale ha richiesto un finanziamento.

L’unica soluzione per chi non percepisce uno stipendio è quella di affidarsi alle garanzie alternative, che si suddividono in reali (poco convenienti per i costi elevati di costituzione), e personali (preferite anche dagli enti creditizi stessi).

Le garanzie reali sono ad esempio, il pignoramento e l’ipoteca sui beni immobili e mobili regolarmente registrati. Quanto a quelli personali, come ad esempio fideiussione e garante, prevedono il coinvolgimento di un soggetto di terze parti (chiunque si voglia), che si prenda la responsabilità di rischio qualora si verificasse una insolvenza.

Nella categoria dei prestiti senza busta paga rientrano tali categorie:

  • Inoccupati;
  • Disoccupati;
  • Lavoratori in nero;
  • Casalinghe;
  • Lavoratori in possesso di partita IVA (autonomi);
  • Redditieri;
  • Studenti universitari;
  • Cattivi pagatori o protestati.

Prestiti cambializzati: definizione e soggetti coinvolti

I prestiti cambializzati prevedono il pagamento posticipato tramite appunto, le cosiddette cambiali. Quest’ultimi sono identificati dalla Legge italiana, come dei titoli di credito con cui il debitore promette alla banca o alla società finanziaria, di saldare i suoi debiti tramite il pagamento di quest’ultimi.

Spesso ricorrono alle cambiali, quei soggetti protestati o segnalati come cattivi pagatori al CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), che necessitano di un finanziamento immediato per coprire delle spese improvvise o quotidiane.

Anche i finanziamenti cambializzati rientrano tra quelli personalie non finalizzati. Ciò significa, che il credito potrà essere destinato al richiedente senza richiedere alcuna motivazione.

Prestiti a protestati: come ottenere soldi dalle banche

Seppur sia difficile acquisire fiducia da una banca, i prestitia protestati sono ottenibili. È indispensabile che il soggetto segnalato al CRIF come cattivo pagatore o appunto, protestato, disponga quanto meno di una busta paga.

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Se fosse a sua volta un lavoratore dipendente, la soluzione più plausibile per ricevere un credito nonostante la sua posizione creditizia per nulla attendibile, sarebbe sottoscrivere una cessione del quinto dello stipendio.

La cessione del quinto dello stipendio è un finanziamento attraverso il quale, la somma idonea a saldare il debito viene trattenuta a fine mese, direttamente dal datore di lavoro del debitore grazie alla busta paga di quest’ultimo.

In tale categoria rientrano tutti coloro che non hanno pagato un assegno, una cambiale o che comunque non sono stati adempienti.

Cosa sono i Microprestiti e chi può usufruirne

Troppo spesso i Microprestiti vengono confusi con il piccolo prestito INPS exINPDAP. In realtà, questi microfinanziamenti nascono per coloro che non possiedono i requisiti necessari per ricevere un finanziamento dalla banca.

La parola micro davanti a prestiti, non è lì per caso. Vengono definiti tali, poiché si tratta di cifre di denaro equivalenti a piccoli importi (da un minimo di 500€ fino a massimo 1.500€), da accreditare in un lasso di tempo molto breve.

Nonostante siano finanziamenti personali e quindi non spetta nessuna motivazione per specificare la loro destinazione, i soggetti che ne fanno richiesta sono spesso coloro che hanno determinate urgenze per coprire delle spese mediche, per la famiglia, per casa o qualsiasi situazione da risolvere nell’immediato.

Per soglie di denaro più grosse, si potrebbe ricorrere al microcreditoper le imprese, i cui dipendenti non devono essere oltre 10 e la somma dovuta ad esse non potrà superare i 25.000€. Il piano di ammortamento in questo caso, prevederebbe una tempistica mediolunga.

La stessa possibilità vige per un lavoratore autonomo che decide di aprire una sua ditta individuale e ricorrere ai microfinanziamenti.

In casi più rari, alcuni enti creditizi potrebbero erogare fino a 10.000€ massimo anche per privati. Si tratta di situazione meno frequenti e da discutere in sede fisica.

Queste sono soltanto alcune delle novità che verranno trattate sul blog focalizzato nei prestiti, presto ne arriveranno delle altre.


Leggi l’articolo completo su ANSA.it



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