I contributi previdenziali ed assistenziali possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi modello 730 o modello unico con diverse modalità nel quadro RE o RP e vediamo quali e come si calcola la detrazione del 19%.
La detrazione dei contributi previdenziali nel modello Unico o 730
Generalmente non tutti sanno che i contributi previdenziali ed assistenziali che nella maggiro parte dei casi versiamo all’INPS e INAIL, e che siamo costretti a versare nelle casse degli enti previdenziali ed assistenziale entro le scadenze previste e con le modalità di versamento stabilite dalla legge possono essere portarti in detrazione nella dichiarazione dei redditi sia nel modello 730 sia nel modello unico.
Indicazione nel modello di dichiarazione 730 o modello Unico dei contributi previdenziali
Potranno essere indicati nel quadro RP del modello 730 o nel quadro REÂ del modello unico a seconda siate dei soggetti obbligati alla presentazione del modello unico o soggetti obbligati ala presentazione del modello unico.
Quali contributi previdenziali indicare
In tali righi possiamo indicare l’importo dei contributi versati nel corso dell’anno di imposta sia quelli previdenziali che assistenziali versati obbligatoriamente per legge come le quote dei contributi fissi soggettivi ed oggettivi, o quelli dovuti in base alle gestione I.V.S. oppure i contributi dovuti dagli agenti ed i rappresentanti di commercio all’Enasarco (solo quelli soggettivi), o anche quelli versati dai commercialisti, avvocati architetti ed ingegneri, ecc. Tralasciamo il discorso sulla deducibilità degli altri contributi in quanto si tende a non renderli deducibili per via della quasi sempre non obbligatorietà del contributi (esempio contributi agli albi professionali di appartenenza; ritengo che tali contributi, tasse, imposte e simili versati ad albi professionali pur non potendosi configurare come contributi obbligatori sono comunque costi inerenti l’attività di impresa o di reddito autonoma e come tali deducibili fiscalmente e pertanto cambierà solo il rigo dove dovranno essere inseriti nella dichiarazione 730 o unico.
Potranno anche essere dichiarati i contributi versati facoltativamente alla forma previdenza pensionistica obbligatoria in base ai settori ed alle attività di appartenenza.
Sono deducibili anche i contributi e le somme versate a titolo di riscatto dell’anno di laure e dell’anno del servizio di leva (che dovrebbe riscattarsi gratuitamente).
Non solo ma tutti i contributi che abbiamo nominato finora possono essere dedotti anche se versati in favore di familiari fiscalmente a carico.
Lavoratori dipendenti
Nel caso dei lavoratori dipendenti si può cadere in errore quando si legge sul CUD che sono stati versati dei contributi e si vorrebbe dedurli nuovamente nella dichiarazione dei redditi. Vi ricordiamo che quei contributi sono già dedotti e considerati nella determinazione del netto accreditatovi in busta paga dal vostro datore di lavoro.
Lavoratori autonomi e gestione separata INPS
Anche coloro che sono titolari di partita iva e non sono iscritti ad alcun albo di appartenenza devono versare i contributi alla gestione separata INPS per la quota parte di contributi che sono rimasti effettivamente a carico del contribuente e quindi non per la parte riaddebitata in fattura.
Prestazioni occasionali
Un’altra distinzione la facciamo per coloro che prestano attività non esercitate abitualmente dette anche prestazioni occasionali che per importi superiori a 5.000 euro annui obbligano a versare i contributi previdenziali sull’eccedenza rispetto ai 5.000 euro (circa il 13 – 15 %) alla gestione separata INPS che prevede un versamento lo ricordiamo pari al 30,72% per coloro che non sono iscritti ad altra forma di natura previdenziale o del 23,50% per coloro che sono titolari di redditi di pensione o hanno anche altra forma previdenziale.
Un terzo di tali contributi potrà essere dedotto nella dichiarazione dei redditi.
Tra i contributi obbligatori l’amministrazione finanziaria ha chiarito che vi rientra il contributo per il servizio sanitario nazionale versato in relazione alle assicurazioni auto RCA (C.M. 19 maggio 2000, n. 101/E), anche se versato in relazione all’assicurazione riferita a tutte le vetture del nucleo familiare, nonché in relazione alla spesa effettivamente sostenuta dal genitore in riferimento ad una polizza intestata al figlio fiscalmente a carico (circolare n. 50 del 2002).
Casalinghe
Le casalinghe potranno dedursi i contributi assistenziali versati all’Inail contro gli infortuni domestici, per intenderci i contributi versati al fondo casalinghe, per i contributi che sono stati versati volontariamente e non in virtù di un lavoro prestato verso altri soggetti con un vinscolo di subordinazione.
Indicazione nel modello 730 per la deduzione
Si ricorda che i contributi previdenziali non obbligatori per legge sono interamente deducibili e pertanto vanno indicati nel rigo E21, per le spese di istruzione sostenute nel 2013 per la frequenza di corsi di istruzione secondaria di primo e secondo grado, univer- sitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti pubblici o privati, italiani o stranieri. Le spese possono riferirsi anche a più anni, compresa l’iscrizione fuori corso, e per gli istituti o università privati e stranieri non devono essere superiori a quelle delle tasse e contributi degli istituti statali italiani.
L’importo deve comprendere le spese indicate con il codice 13 nelle annotazioni del CUD. Visto che ogni anno potrebbero cambiare il rigo specifico vi nvito sempre a consultare le istruzioni per avere la certezza dell’esatta indicazione anche se una volta che sapete come si chiamano leggendo il modello dovrebbe essere intuitivo rintracciarlo.
Potete leggere anche la guida fiscale alle pensioni dopo l’intervento della manovra finanziaria 2010