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In questo approfondimento vedremo insieme come funziona il pignoramento al Comune e agli enti pubblici in generale (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pignoramento al Comune: come funziona?

Il pignoramento al Comune rientra nell’ambito del pignoramento presso terzi, in quanto sussiste un rapporto che lega il debitore (il Comune) e il terzo (il tesoriere) in ordine al bene.

Il tesoriere detiene il denaro o altri beni per conto del Comune, dunque non sarà possibile procedere al pignoramento diretto nei confronti dell’ente.

Pignoramento al Comune: per quali motivi?

Perché l’esecuzione forzata – il pignoramento – abbia luogo è fondamentale che il creditore procedente sia munito di titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile.

Sono titoli esecutivi:

Cessione del creditoCrediti fiscali

  • le sentenze e i provvedimenti giurisdizionali ai quali la legge attribuisce tale efficacia;
  • gli atti ricevuti da notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato dalla legge a riceverli, relativamente alle obbligazioni di somma di denaro in esso contenute.

Le sentenze, gli altri provvedimenti dell’autorità giudiziaria e gli atti ricevuti da notaio o altro pubblico ufficiale, per essere considerati titoli per l’esecuzione forzata, devono essere muniti della formula esecutiva (articolo 475 del codice di procedura civile).

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Come avviene l’esecuzione forzata in un pignoramento al Comune?

L’esecuzione forzata viene preceduta dalla notifica del titolo in forma esecutiva e del precetto, ovvero l’intimazione all’adempimento dell’obbligo risultante dal titolo esecutivo entro un limite non inferiore a 10 giorni, salvo diversa disposizione dell’autorità giudiziaria.

In caso di mancato adempimento, si procederà ad esecuzione forzata, notificata alla parte inadempiente. Se neppure dopo la notifica del precetto, il creditore dovesse entrare in possesso di quanto dovuto, verrà avviata l’espropriazione presso terzi, in questo caso presso il tesoriere del Comune inadempiente.

Come avviene il pignoramento al Comune?

Il pignoramento presso terzi nei confronti del Comune si effettua tramite un atto notificato al terzo (tesoriere) e al debitore (ente) nelle forme della citazione.

L’atto deve contenere i beni (denaro) assoggettati all’espropriazione, come stabilito dall’articolo 543 del codice di procedura civile, modificato dall’articolo 11 della legge numero 52 del 2006 e:

  • l’indicazione del credito per il quale si procede;
  • l’indicazione del titolo esecutivo;
  • l’indicazione del precetto;
  • l’indicazione (anche generica), delle cose o delle somme dovute e l’intimazione al terzo di non disporne senza ordine del giudice;
  • la dichiarazione di residenza o l’elezione di domicilio nel Comune in cui ha sede il Tribunale competente;
  • la citazione del terzo e del debitore a comparire davanti al giudice del luogo di residenza del terzo, affinché questi faccia la dichiarazione di cui all’articolo 547 e il debitore sia presente alla dichiarazione e agli atti ulteriori, con invito al terzo a comparire quando il pignoramento riguarda i crediti di cui all’articolo 545, commi terzo e quarto; e negli altri casi a comunicare la dichiarazione di cui all’articolo 547 al creditore procedente entro 10 giorni a mezzo raccomandata (il termine di 10 giorni deve ritenersi ordinatorio e non perentorio).

Pignoramento al Comune: quali sono le novità?

Con l’entrata in vigore del decreto legge numero 267 del 2000, sono state introdotte novità rispetto alle norme sull’esecuzione forzata nei confronti degli enti locali (province, comuni, comunità montane, unioni di comuni e comunità isolante).

Il comma 1 dell’articolo 159 del decreto legge numero 267 del 2000 sancisce l’improcedibilità delle azioni della specie presso soggetti diversi dal tesoriere dell’ente debitore e, di conseguenza, l’inefficacia degli atti eventualmente intrapresi.

Il comma 2 stabilisce che non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d’ufficio dal giudice, le somme di competenza degli enti locali destinate a:

  • pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi;
  • pagamento delle rate di mutui e di prestiti obbligazionari scadenti nel semestre in corso;
  • espletamento dei servizi locali indispensabili.

L’impignorabilità delle somme è subordinata alla delibera esecutiva, effettuata dal tesoriere del Comune.

Pignoramento al Comune: in foto un edificio.

Faq sul pignoramento

Posso impedire il pignoramento presso terzi?

È possibile evitare il pignoramento attraverso diverse opzioni. Ad esempio, il pagamento del debito in modo tempestivo, la negoziazione con il creditore per un piano di pagamento rateale, la ricerca di assistenza da un consulente finanziario o un avvocato specializzato in diritto delle esecuzioni.

Posso avviare un procedimento di pignoramente presso terzi se il debitore è all’estero?

Se il tuo debitore si trova all’estero, potresti chiederti se è possibile effettuare un pignoramento presso terzi per recuperare il tuo credito. La competenza del pignoramento presso terzi per debitori esteri dipende principalmente dalle convenzioni internazionali e dagli accordi bilaterali tra i paesi coinvolti.

Pignoramento dello stipendio con licenziamento e nuova assunzione: è possibile?

Se il lavoratore pignorato si fa licenziare e ottiene un nuovo posto di lavoro, il pignoramento decade? , ma non del tutto. In caso di licenziamento di un dipendente che ha subito un pignoramento presso terzi, per debiti non pagati, il pignoramento decade, ma si trasferisce in automatico sul Tfr che l’azienda è tenuta a versargli.

In quali situazioni l’INPS può interrompere la mia pensione?

L’INPS può sospendere la pensione in diverse circostanze, ad esempio se il pensionato non rispetta determinate regole o obblighi. Inoltre, la pensione può essere sospesa in caso di pignoramento da parte di un creditore.

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